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Proposte

Serra Dolcedorme

2267 m. La Direttissima

difficile

La Montea 1785m.

da Cornia lungo il crinale

difficile

Monte Alpi e Santa Croce 1900 m. dal crestone sud est

difficile

Monte Pollino 2248 m. La Classicissima    media

Serra delle Ciavole 2130 m. e il Giardino degli dei

media

E' il Tetto del Meridione,la vetta più elevata del Massiccio del Pollino.Il versante Sud è il più impervio ed imponente, di una selvaggia bellezza,una sorta di foresta primordiale,un’area wilderness di grande mistero.L'ascensione del Crestone Sud e successivamente del canalone di vetta permetterà di compiere una esperienza di tipo alpino.

E' decisamente la Regina

dell'Orsomarso,probabilmente il più alpestre e spettacolare complesso montuoso del Meridione.Una enorme "S" riversa,il cui acutissimo crinale si snoda per tre chilometri in un fantastico susseguirsi di guglie,pareti verticali,pinnacoli festonate di pini loricati.Di difficile scalata nasconde un fascino straordinario.E' un percorso difficile,impervio ma che lascerà nel visitatore una forte emozione.

E' la via diretta che dalla località Salicone di Latronico,posta alle pendici orientali di Monte Alpi risale il lungo ed aereo crinale che  raggiunge dapprima la vetta di Santa Croce e successivamente quella di Monte Alpi.Questa singolare montagna è anche l'ultima stazione a Nord del pino loricato.

E' la classica del Parco del Pollino,la più gettonata.Partendo dalla località Colle dell'Impiso permette di raggiungere la vetta del Monte di Apollo attraversando ambienti diversi,paesaggi cangianti incontrando lungo la via spettacolari e vetusti esemplari di pino loricato e presso la cima osservare ammirati alcune spettacolari doline carsiche.

Eccezionale balconata rocciosa sull'Alta Valle del Raganello è la montagna con la più alta concentrazione di Pini loricati del Parco.Insieme al gruppo appertenente a  Serra Crispo è stato definito il Giardino degli Dei.Sembrano giganteschi bonsai,giovani,vecchi,colpiti da fulmini,piegati e contorti possiedono un fascino del tutto particolare.

Il Cozzo del Pellegrino 1987 m.

 

media

E' la montagna più elevata dei Monti d'Orsomarso,fantastico balcone naturale sulla Valle dell'Abatemarco.Dalla vetta si apre una paurosa voragine con rovina di massi e di brecce che scende precipitosamente verso vall,conferendogli un aspetto davvero maestoso mentre l’occhio corre su tutte le vette del Pollino,sul Mar Tirreno e Mar Jonio contemporaneamente e se la giornata è limpida si scorge chiaramente l’Etna e si distinguono le isole Eolie.

Ancora rimangono un mistero,quei ventuno massi squadrati depositati sulla vetta della Manfriana Orientale,realizzati da scultori greci con certosina precisione.Forse nell'intento di innalzare un piccolo tempio in onore del dio Apollo o semplicemente una postazione di vedetta e di avvistamento.Un'aerea escursione tutta su cresta porterà il visitatore ad ammirare quese misteriose sculture su una tra le più panoramiche vette del Pollino

Il Monte Manfriana 1981 m.                                                       media





Monte Sellaro 1439 m.





Facile

Dall'aspetto roccioso e di forma piramidale incute un pò di timore.In realtà  facile da raggiungere partendo dal piazzale delsantuario della Madonna delle Armi dapprima nel bosco di leccio e poi tutto su roccia.Dal Sellaro si gode di un superbo panorama sulle cime più alte del Pollino,sulla Piana di Sibari e sul mar Jonio.Non manchi poi la visita allo stesso santuario,il quale pare un tutt'uno con la roccia che lo avvolge.

Il Torrente Peschiera e il bosco Magnano Turistica

Ambiente fluviale di spettacolare e selvaggia bellezza,il torrente Peschiera scorre placido nell’ombra degli ontani e dei faggi del lussureggiante Bosco Magnano. La vegetazione ripariale che nasce dall’acqua e racchiude il torrente come una volta consente di immergersi completamente nella natura circostante di questo angolo del Pollino. Splendida passeggiata dove ci si può riposare dal tram tram quotidiano e riflettere immergendosi nei propri pensieri.

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